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Seguire un protocollo di sanificazione e sterilizzazione all’interno del tuo centro estetico è fondamentale per garantire la sicurezza e la salute dei tuoi clienti.

Quella che chiamiamo sterilizzazione è l’ultima fase di questo processo e deve essere preceduta dall’igienizzazione, la disinfezione e il confezionamento.

Ma come si sterilizzano gli strumenti da lavoro in un centro estetico? Che differenza c’è tra disinfettare e sterilzzare?

Noi ti consigliamo l’utilizzo dell’autoclave a vapore saturo, uno strumento utilissimo e unico, che garantisce e certifica la sterilizzazione, ovvero la distruzione del 100% di tutti i microrganismi patogeni sugli oggetti di lavoro.

La sterilizzazione prevede 3 passaggi:

  1. La decontaminazione
  2. La disinfezione
  3. La sterilizzazione

 

1. Decontaminazione: igienizzazione e pulizia

La sterilizzazione prevede innanzitutto l’igienizzazione delle superfici di lavoro e degli attrezzi con l’eliminazione di ogni residuo di prodotto con detergenti e saponi specifici.

Si tratta di mantenere l’ambiente di lavoro sempre pulito dopo un trattamento e di igienizzare accuratamente gli strumenti da residui sia organici sia dei prodotti utilizzati.

È un primo step fondamentale e garantisce che i passaggi successivi siano efficaci e sicuri. Lasciare gli strumenti sporchi troppo a lungo potrebbe comportare il proliferare di microrganismi e rendere più difficile la rimozione dei residui di prodotto utilizzati.

 

 

prodotti sterilizzazione

2. Disinfezione

Successivamente è necessario disinfettare i nostri strumenti, i piani di lavoro e gli ambienti. I disinfettanti hanno lo scopo di eliminare e impedire l’azione dei batteri e dei virus. In commercio puoi trovare diversi tipi di disinfettante, ma per l’uso all’interno del nostro centro estetico prederemo in considerazione due categorie:

  • Disinfettanti chimici
  • Disinfettanti fisici

I disinfettanti chimici

I disinfettanti chimici sono grandi alleati per tenere il nostro centro estetico perfettamente sanificato, ma è necessario fare attenzione perché tutte le sostanze chimiche possono irritare le mucose e gli occhi: quindi presta sempre cautela quando li utilizzi e riparati con le dovute protezioni.

Per gli ambienti e gli strumenti che utilizzi nel tuo salone, puoi scegliere disinfettanti a base acida come gli alcali e gli alogeni. Con questo tipo di disinfettante è importante considerare la componente corrosiva che potrebbe danneggiare i nostri strumenti.

Gli alcoli, invece, sono disinfettanti di natura organica e sono efficaci sui batteri, muffe e funghi patogeni, tuttavia, non sono in grado di eliminare i virus. Per questo, per amplificarne le qualità, è necessario che gli strumenti che vogliamo disinfettare vengano immersi per un tempo prolungato nella soluzione alcolica come il Sanisteril Ferri per avere la sicurezza che questo tipo di disinfettante compia a pieno la missione.

 

I disinfettanti fisici

Quando parliamo di disinfettanti fisici intendiamo tutte le apparecchiature che usano il calore e le radiazioni per eliminare i microrganismi patogeni. Si tratta di un’alternativa molto interessante alla disinfezione con prodotti chimici e in questa categoria troviamo le radiazioni a raggi UV e gli ultrasuoni.

Le lampade a raggi UV sfruttano la capacità della radiazione UV-C con una lunghezza d’onda di 254 nm per distruggere i batteri e inattivare i virus grazie alla loro caratteristica di scomposizione chimica dei microrganismi. Possono essere utilizzate anche per mantenere sterili gli strumenti di lavoro dopo l’utilizzo dell’acido peracetico, che vedremo più avanti.

Gli ultrasuoni  utilizzano le onde sonore che, una volta generate dall’apparecchio, entrano in contatto con una soluzione disinfettate diluita. Si formano così delle bolle d’aria che hanno la capacità di disinfettare ogni angolo e cavità dei nostri strumenti di lavoro. Gli ultrasuoni sono un ottimo metodo di pulizia, ad esempio, delle punte fresa o degli attrezzi da taglio in diamante, in quanto puliscono in profondità, ma in modo delicato e ne prolungano la durata.

 

3. La sterilizzazione

Abbiamo visto fin qui due dei passaggi fondamentali che conducono alla sterilizzazione degli strumenti di un centro estetico.

La fase finale del protocollo di sanificazione è la sterilizzazione: l’eliminazione di tutti i microrganismi e delle loro spore dagli attrezzi di lavoro.

Esistono diverse metodologie come la sterilizzazione a freddo, a secco e in autoclave con vapore saturo, ma solo quest’ultima può essere certificata ed è oggi la tecnica più sicura e utilizzata.

La sterilizzazione a freddo è il metodo più economico e si esegue con l’immersione degli attrezzi in una vaschetta con acido paracetico. In questo caso gli attrezzi non si confezionano e la sterilizzazione ha una durata limitata (circa un’ora dopodiché iniziano a contaminarsi nuovamente) per cui occorre riutilizzarli nei tempi indicati. Per poter mantenere la sterilizzazione degli strumenti si possono utilizzare le lampade UV-C, inserendo tutti gli strumenti ben aperti al loro interno.

La sterilizzazione a caldo era una tecnica molto utilizzata prima dell’introduzione dell’autoclave e prevedeva l’utilizzo dell’aria calda eseguendo cicli a temperature molto alte e per un tempo prolungato come ad esempio 30 minuti a 180°.

Ma la sterilizzazione adatta ad un centro estetico è la sterilizzazione in autoclave a vapore saturo: è la tecnica più sicura per la salute nostra e dei nostri clienti ed è inoltre l’unica al momento che ti permette di certificare l’avvenuto processo di sterilizzazione.

 

autoclave a vapore saturo

 

La sterilizzazione in autoclave: come funziona?

L’autoclave a vapore saturo è un contenitore che sterilizza per mezzo del vapore saturo, cioè un vapore in perfetto equilibrio tra temperatura e pressione ad una temperatura che varia dai 121° ai 134°C.

 

La procedura per sterilizzare in autoclave a vapore saturo è molto semplice e prevede 5 fasi:

  1. Confezionamento degli strumenti e carico dell’autoclave
  2. Eliminazione dell’aria e generazione del vuoto
  3. Riscaldamento
  4. Sterilizzazione
  5. Raffreddamento

 

La prima fase è il confezionamento dei nostri strumenti di lavoro che, dopo essere stati accuratamente disinfettati, verranno inseriti in buste autosiglillanti. Le buste vanno inserite all’interno dell’autoclave disponendole in obliquo rispetto ai piani così da essere parallele al movimento circolatorio del vapore. Dovrai sistemarle una accanto all’altra senza sovrapporle negli appositi vassoi traforati con il lato poroso rivolto verso l’alto.

Una volta caricata l’autoclave, c’è la fase di eliminazione dell’aria e di generazione del vuoto: è uno step molto importante perché pregiudica il corretto funzionamento del nostro strumento. È quindi fondamentale eliminare i residui di aria dall’interno dell’autoclave altrimenti formerebbero delle bolle che, posandosi sugli oggetti, ne comprometterebbero la sterilizzazione, poiché l’aria conduce il calore più lentamente rispetto al vapore. Grazie ad un dispositivo l’aria verrà pompata fuori per essere sostituita dal vapore saturo sotto pressione. A questo punto la valvola del vuoto viene chiusa e nella nostra autoclave si sarà generato il vuoto.

Dopo che la macchina si sarà riscaldata e avrà raggiunto la temperatura necessaria, inizierà la sterilizzazione vera e propria grazie al vapore saturo che distruggerà tutti i microrganismi, i virus e le spore dai nostri strumenti di lavoro. Questa fase generalmente dura circa 30 minuti e la temperatura può variare tra i 121° e 134°C con una pressione di 3 bar.

Una volta terminata la sterilizzazione, l’autoclave si dovrà raffreddareconcludendo così il suo ciclo.

 

I vantaggi della sterilizzazione in autoclave per il tuo centro estetico

In questo articolo ti abbiamo spiegato la sterilizzazione in autoclave e i passaggi del protocollo di sanificazione per il tuo centro estetico.

Abbiamo visto quanto sia importante possedere un’autoclave a vapore saturo per garantire la salute delle tue collaboratrici e clienti.

Per avere un ambiente pulito e sicuro è necessario procedere prima all’igienizzazionedegli ambienti, delle superficie degli strumenti e successivamente alla loro disinfezione.

Per la sterilizzazione, l’autoclave è uno strumento irrinunciabile per il tuo salone perché è l’unico mezzo che può certificare l’avvenuta sterilizzazione dei tuoi strumenti di lavoro e perché evita i rischi di infezioni e patologie, offrendo così un ambiente sicuro per te e per tutte le clienti che lo frequentano.

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